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Siamo più “green” del passato, per necessità (vista la crisi) e per coscienza ecologica. Il 45% degli italiani, per esempio, spreca meno cibo, dice il rapporto Waste Watcher 2013. Ci si muove in modo più sostenibile: nel 2012 la vendita delle bici ha superato quella delle auto. È un’ottima notizia perché non potremo sfruttare ancora a lungo le risorse del pianeta.

Gli scienziati sono concordi; entro il 2050 dovremo aver ridotto dell’80% le emissioni di gas serra, altrimenti raggiungeremo un punto di non ritorno. C’è ancora molto da fare ma ognuno di noi può contribuire in modo fondamentale alla salute del nostro pianeta, ogni giorno. Non sai da dove cominciare? Dalle piccole cose. Ecco tutte le dritte per passare 24 ore ecosostenibili al 100%.

Ore 8.00 – in bagno

La doccia consuma 100 litri d’acqua meno del bagno, questo lo sai. Ma puoi dimezzare ulteriormente il dispendio idrico. Basta applicare un riduttore di flusso al soffione o al flessibile: secondo la società Metropolitana milanese (che gestisce l’acqua di Milano), se in casa fai due docce al giorno, con questo dispositivo risparmi in un anno 36 mila litri di acqua (circa 60 €).

Anche sullo sciacquone del water si può applicare la spending review: con il doppio pulsante scarichi 3 litri d’acqua al posto di 10-12. Se vuoi tenere la vecchia vaschetta, puoi ridurre il flusso immergendovi una bottiglia o una busta di plastica, in modo da non riempire la cassetta fino all’orlo, consumando così meno acqua.

Attenta allo spazzolino: non va nella plastica, ma nell’indifferenziato. Ciò significa che non viene riciclato. La scelta più ecologica? Provarne uno con la testina intercambiabile (risparmi l’80% della plastica) oppure comprarne uno biocompostabile, lo potrai buttare nell’umido, tagliando solo prima le setole, che non sono compostabili.

Ore 9.00 – andare al lavoro

Per andare al lavoro usa la bicicletta: ti permette di muoverti agilmente, ti mantiene in forma e risparmi sulla benzina.

Se hai l’ufficio lontano e poco servito dai mezzi, prova il carpooling: fai il viaggio con altre persone (si riduce di almeno un terzo il numero dei veicoli sulle strade), condividendo carburante e pedaggi. Su www.carpooling.it, puoi cercare un passaggio e sapere quanto ti costerà. Altro sito utile è www.blablacar.it, indicato anche per viaggi all’estero.

Ore 10.00 – in ufficio

Se lavori a casa o hai un ufficio, puoi ridurre il tuo impatto sull’ambiente. Prima di tutto, fai in modo che l’illuminazione provenga il più possibile dalla luce solare.

Se usi il computer: stampa solo quando è necessario su fronte e retro del foglio; utilizza carta 100% riciclata; acquista ecofiltri per la stampante e usa solamente cartucce ricaricabili.

Per navigare su internet, utilizza il motore di ricerca www.ecosia.org, il motore di ricerca che pianta gli alberi: dona infatti l’80% dei suoi proventi a un progetto di riforestazione in Brasile.

Per scrivere, usa l’ecofont: un carattere di stampa che riduce della metà lo spreco d’inchiostro, con piccoli puntini bianchi nel tratto, senza pregiudicare la leggibilità del documento; lo puoi scaricare da www.ecofont.com

Pausa caffè: portati una tazza da casa. Bere il caffè sarà più piacevole e inquinerai meno. La sera ricordati di spegnere la macchinetta (se è di quelle piccole).

Ore 13.00 – pausa pranzo

Il costo di un pranzo fuori casa è aumentato del 139% dal 2001, secondo Federconsumatori. L’alternativa? Prepararsi un pasto a casa, da consumare non da soli davanti al pc, ma insieme agli altri. Anche la “schiscetta” ha un peso ambientale. Il contenitore di vetro è la scelta più ecologica: dura a lungo ed è al 100% riciclabile; i contenitori lavabili in plastica sono un ripiego dignitoso. L’alluminio e la pellicola non durano a lungo, ma se non hai alternative scegli il primo, che può essere riutilizzato e, quando lo butti, viene riciclato più facilmente.

Ore 19.00 – a casa

Ogni kilowatt di energia genera in media 500 g di CO2: un dato che spiega perché occorre economizzare il consumo anche dentro casa. Scegli le lampade che ti permettono il maggiore risparmio energetico: una lampadina di classe A accesa per 1000 ore consuma 11 kilowatt; una di classe C ne consuma 17,5 (il 60% in più), con un impatto sull’ambiente molto più pesante. Prima di fare la tua scelta, quindi, leggi bene la classe energetica indicata in etichetta (A++: altamente efficiente, E: la peggiore).

Oltre ai consumi, valuta bene la temperatura di colore, misurata in gradi Kelvin (la trovi sull’etichetta con la sigla K e la definizione del colore, per esempio “bianco caldo”): da 2700 è ideale per riposare; se devi lavorare dai 4000 in su.

Non abusare dei paralumi: la copertura assorbe fino all’80% della luce prodotta, obbligandoti a moltiplicare le fonti luminose; colloca poi le scrivanie vicino alle finestre per sfruttare al massimo la luce solare (ecologica e gratuita). Attenta allo smaltimento: butta le lampadine nelle isole ecologiche (trovi la mappa su www.cdcraee.it).

Ore 20.00 – in cucina

Cosa mangio? Decidilo velocemente: lo sportello aperto del frigorifero disperde energia.

Per risparmiare risorse ai fornelli, cucina con il coperchio o usa le pentole a pressione (dimezzi i tempi e tagli sul gas); se hai un forno ventilato, cuoci più cibi insieme e spegnilo una decina di minuti prima del tempo, la cottura proseguirà.

Quando fai bollire pasta o verdure, usa l’acqua di cottura per innaffiare le piante (quando diventa fredda). Piatti sporchi: il lavaggio in lavastoviglie è più sostenibile di quello a mano perché consuma quasi un decimo dell’acqua.

Se lavi i piatti a mano, mettili a bagno nel lavandino e insaponali senza far scorrere l’acqua. Poi sciacquali velocemente.

Non buttare gli avanzi. Secondo il Politecnico di Milano, l’8% della spesa degli italiani finisce in pattumiera; impara a recuperare gli avanzi (trovi molte ricette su Avanzi popolo, di Letizia Nucciotti); sappi che preparando un pasto “riciclato” due volte alla settimana, una famiglia media risparmia circa 650 € all’anno.

Ore 21.00 – davanti alla TV

I televisori oggi sono più sostenibili, dice Altroconsumo, perché più facili da riparare e quattro volte più leggeri, ma di strada da fare ce n’è ancora. Il maxischermo però non aiuta, perché più materiale si impiega, maggiore sarà il peso del suo smaltimento sull’ambiente.

Scegli una dimensione ragionevole, meglio se retroilluminato a led (risparmi il 25% di energia, il 40% in meno rispetto ai modelli al plasma); spegnilo non con il telecomando, ma direttamente dall’interruttore.

Per tagliare del tutto i consumi, perché non passare la serata in modo davvero ecologico, lontano dagli schermi di Tv, smartphone, pc, tablet? Un’associazione non profit americana ha lanciato l’iniziativa Una settimana senza schermo: dal 5 all’11 maggio 2014. Hai paura di annoiarti? C’è un sito con 101 modi per passare il tempo: tinyurl.compxdbenm

Ore 22.00 – spegni tutto

Passa in rassegna elettrodomestici e dispositivi elettronici, verificando che siano tutti spenti. Secondo l’Autorità per l’energia elettrica, la spia rossa che rimane accesa quando gli elettrodomestici sono in stand by rappresenta circa il 9% dei consumi annuali. Puoi collegare i dispositivi a una ciabatta con interruttore: schiacciando il pulsante, si spegne tutto. Un piccolo accorgimento che ti fa risparmiare circa 80 € all’anno.

Ore 23.00 – trattamenti di bellezza

Cure eCoBeauty Ogni giorno nell’Unione europea vengono consumate due tonnellate di cosmetici. Immagina cosa significa per l’ambiente, anche solo per il packaging: cartone, plastica, vetro. Inoltre, molte creme contengono sostanze inquinanti come i petrolati (che derivano dalla lavorazione del petrolio e vengono usati come idratanti). Controlla quindi nell’INCI (lista degli ingredienti) delle creme che ce ne siano piccole quantità. Vuoi la ricetta per un olio fai da te per il viso? Prova questa (tratta dal libro EcoLogica di Johann Rossi Mason): miscela 30 g di olio di germe di grano con 10 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 di rosmarino, 3 di limone e 10 di carote. Mescola e applica sul viso.

Ore 24.00 – tisana

Per prendere sonno chiedi aiuto alla chimica? Sappi che anche i farmaci hanno un impatto ambientale (pensa solo alla produzione, agli imballi e al trasporto), oltre che sulla tua salute. Un’alternativa eco? La tisana. Falla preparare dall’erborista con 50 g di maggiorana (in foglie), 20 g di radice di valeriana, 20 g di lattuga virosa, 10 g di fiori di papavero. Versa un cucchiaino di questa miscela in una tazza di acqua bollente, lascia 10 minuti in infusione e bevi.

Guardaroba

Sei consapevole di quanto inquina il tuo guardaroba? Misuralo qui: http://colourconnections.com/EcoMetrics/household.html Dovrai compilare una tabella indicando quanti capi hai e quante volte stiri e fai il bucato ogni settimana. Il sito calcola il tuo consumo in EDU (Environmental damage units), che in pratica è un’unità di misura che quantifica il consumo di acqua, di energia elettrica e di risorse rinnovabili. Poi, se comunque vieni presa dal demone del consumo, scegli le aziende che producono in modo più sostenibile (trovi un elenco su www.sustainability-lab.net). Infine, prova a comprare in modo alternativo: fai un giro nei negozi vintage in Italia; su tinyurl.com/nkjob65 puoi farti un’idea complessiva o partecipare alle varie iniziative di baratto (tinyurl.com/p92orlx).

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