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Di recente si sente parlare sempre più insistentemente degli effetti del caffè verde sulla perdita di peso. Sono molte le domande che ci si può porre sull’argomento: funziona davvero? Che differenze ha rispetto al normale caffè? Perché funziona? Cerchiamo di chiarire un po’ di dubbi.

Partiamo dall’inizio…

Durante alcune ricerche, degli scienziati hanno notato che il consumo abituale di caffè riduce il rischio di contrarre il diabete di tipo II. Dopo alcuni approfondimenti, è stato scoperto che i responsabili di questo importante beneficio erano gli acidi clorogenici presenti però solo in piccole quantità nella bevanda. Il processo di tostatura, infatti, riduce sensibilmente il livello di queste sostanze nei chicchi. Per questo è stato ipotizzato che il caffè verde, cioè non lavorato, fosse una migliore fonte di acidi clorogenici rispetto a quello in commercio. Da qui gli esperimenti su questo alimento hanno avuto inizio.

Il principio attivo

L’acido clorogenico è in grado di attivare dei geni che stimolano l’azione degli antiossidanti e che quindi proteggono l’organismo dall’invecchiamento. Uno studio, compiuto su persone a cui è stata somministrata una certa quantità di estratto di caffè verde, ha verificato i benefici di questa sostanza: non solo una sensibile diminuzione della pressione arteriosa, ma anche un minor assorbimento degli zuccheri da parte del corpo.

L’acido clorogenico viene trasformato dal fegato in acido ferulico, una sostanza che ha una notevole importanza per la riduzione della pressione. Inoltre supporta l’azione dell’ossido nitrico e favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni. Questo effetto sembra essere determinato dall’inibizione degli enzimi responsabili della digestione dei carboidrati e per questo pare avere un ruolo decisivo nella perdita di peso corporeo.

Un dimagrimento notevole

Diversi studi sono stati compiuti sugli effetti dell’estratto di caffè verde su persone obese o sovrappeso. I risultati dimostrano che coloro a cui è stato somministrato il principio attivo hanno perso in media 2.5 kg in più rispetto a quelli a cui è stato dato un placebo. In un’altra ricerca, che testava dosaggi differenti, si è verificato che aumentando la dose di estratto il risultato era addirittura migliore, senza effetti collaterali degni di nota.

Il motivo del dimagrimento è il cambiamento nell’assorbimento del glucosio causato dal caffè verde, e questo sembra dimostrare che si tratti di un alimento in grado di permettere di gestire serenamente il peso corporeo.

Dosaggio

Il dosaggio testato dagli studi varia tra i 200 e i 1000 mg al giorno. Siccome non è stato dimostrato un incremento sensibile di efficacia per dosi sopra gli 800 mg, il trattamento migliore prevede l’assunzione di una o due compresse da 400 mg ogni giorno. È importante che l’estratto di caffè verde scelto contenga almeno il 45% di acido clorogenico perché abbia effetto. Agendo sul metabolismo del glucosio, i risultati potrebbero essere migliori per chi ha sviluppato una resistenza all’insulina oppure per forti consumatori di carboidrati.

Conclusione

La scienza sembra aver dimostrato che il clamore intorno all’estratto di caffè verde avesse qualche base concreta. Infatti, pare che i benefici di questa sostanza vadano oltre la semplice perdita di peso: ci sono molte ricerche ancora in corso che stanno portando alla luce moltissimi altri pregi di questo integratore naturale.

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2 commenti

2 Comments

  1. Mariacristina

    6 Marzo 2014 alle 16:55

    Io lo sto prendendo da un paio di settimane e già vedo dei miglioramenti… speriamo che continui così!

  2. PATRIZIA

    22 Aprile 2014 alle 12:40

    HO APPENA INIZIATO AD UTILIZZARLO, SPERIAMO BENE! CHE NON SIA UNA DELLE TANTE BUFALE!

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